lunedì 28 luglio 2025

Vicoforte di Mondovì, paesaggi, chiese, erbe, viandanti.


La casetta bellissima di Vicoforte
 
Vicoforte di Mondovì, paesaggio estivo e veduta del paese

    Vicoforte, i campi e la collina 

Vicoforte di Mondovì, il paese con la chiesa parrocchiale di San Giovanni e San Donato 


Vicoforte, l'Edicola di strada o Madonnella con la Beata Vergine Maria, San Giovanni Bosco e San Teobaldo

Un viandante di nome  Caudio 

Vicoforte, la Madonnella


Vicoforte di Mondovì, le erbe... acanto 

Vicoforte, sui gradini della chiesa antica le erbe fanno da naturale ornamento

Vicoforte di Mondovi, l'altare con il Crocifisso nella bellissima chiesa parrocchiale di san Giovanni e san Donat

Vicoforte di Mondovi', il bellissimo tabernacolo con il Cuore Sacratissimo di nostro Signore Gesù Cristo 


Una viandante innamorata di Vicoforte da quando era bambina 

Vicoforte di Mondovì, Cuneo, Cappella di San Rocco


Vicoforte, Cappella di san Rocco, la Visitazione (affresco) 

Marinella, Vicoforte

Claudio, Vicoforte



Vicoforte di Mondovì - Santuario Regina Montis Regalis

 













Santuario di Vicoforte di Mondovi, Regina Montis Regalis 


La rosa rossa del Santuario di Vicoforte.

venerdì 16 maggio 2025

venerdì 2 maggio 2025

Baden e Torino e Maria...

Baden, Luglio 1939
Maria e Maria


Cara gente, cari luoghi
di Ada Soldati
piazza Maria Teresa e il generale Guglielmo Pepe

 Oggi è il compleanno di mia mamma Maria, detta anche Maia o Mariuccia.

Il libro è parte dei Segni che hanno, da sempre, costellato la mia vita e che per me hanno un significato caro, di ricordo, ma non solo, direi di Collegamento.
"Cara gente, cari luoghi", l'ho trovato su una bancarella a Torino, città dove mia mamma è vissuta a lungo. L'ho trovato l'11 maggio 2014, dopo aver visitato il Salone del libro. Mi ha colpito subito la copertina, sulla quale campeggiava la foto del generale napoletano Guglielmo Pepe in piazza Maria Teresa. A questo generale è dedicata anche una nota via del quartiere Garibaldi di Milano, il mio quartiere, siamo sempre in tema risorgimentale, ovviamente, La dedica nella prima pagina era "A Maria". Quel giorno era la festa della Mamma. L'ho comprato. Leggendolo, mi sono resa conto che l'autrice, Ada Soldati, bravissima, a mio parere, raccontava quella Torino che avevo sempre sentito raccontare da mia mamma: l'infanzia con ancora Gesù Bambino che portava i doni, niente Babbo Natale, i negozi, gli artigiani, le modiste, le sartine, i giochi in cortile, le corse sfrenate. Una vita semplice, quella vissuta dalla mia mamma e poi purtroppo è arrivata la la guerra e con la guerra le sirene, il coprifuoco, i bombardamenti sempre più terribili, la fuga nei rifugi senza sapere se ne saresti uscito vivo oppure no. Allora tutti, o quasi tutti, prima di scendere nel rifugio, si raccomandavano l'anima a Dio.. Poi seguì la vita da sfollati in collina vicino a Torino, ma al sicuro dai bombardamenti. Questa esperienza la vissero sia l'autrice del libro, Ada, sia la mia mamma. La mia mamma con la nonna Camilla e le sue due sorelle trovarono una stanza a Castiglione Torinese e lì' vissero una vita relativamente tranquilla fino alla fine della guerra, se non fosse per i racconti delle atrocità che arrivavano anche in quel luogo. Mangiavano persino il pane bianco e le uova di giornata.
Grazie ad Ada per il suo bellissimo racconto autobiografico.
La seconda foto è stata scattata a Baden nel 1939, poco prima che iniziasse la guerra. Mia mamma, la più piccola di statura, è fotografata insieme alla sua amica del cuore, Maria Costantini, entrambe sui vent'anni. Erano in gita con un gruppo di colleghi della Venchi Unica di Torino a Vienna, una gita aziendale organizzata dalla Venchi, Passarono gli anni, ma non passò mai il ricordo di quel "mitico viaggio" di gioventù che restò l'unico per tanti anni. Conosco tutti gli aneddoti di quel viaggio, ma ci vorrebbe un libro...
Maria Costantini si sposò in Puglia ed ebbe due figli. si scrissero per tantissimi anni, lettere corredate dalle foto di famiglia. Le conservo tutte. Prima o poi finiranno nel dimenticatoio, chissà dove, ma per ora...
Lettere che andavano e venivano, gelosamente conservate a mazzetti, raccolte con nastri di seta e tanto di fiocchetto. Lettere attese con una sottile ansia ed aperte in fretta con un sorriso di felicità e gli occhi ridenti...
Più o meno come oggi, si fa per dire...
Buon compleanno in Cielo, Mamma cara.