martedì 24 febbraio 2015

Il quarto segreto di Fatima - Il libro pubblicato nel 2006 da Antonio Socci

" Il momento verrà, il pericolo sarà grande, si crederà tutto perduto. Allora io sarò con voi." 
          La Madonna a santa Caterina Labouré
          Parigi, 1830


LA VICENDA STORICA DELLA CHIESA E' ACCOMPAGNATA DA SEGNI CHE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, MA CHE CHIEDONO DI ESSERE INTERPRETATI."
Giovanni Paolo II

Titolo: Il quarto segreto di Fatima

Autore: Antonio Socci

Anno di pubblicazione: 2006

Casa editrice: BUR Rizzoli

Pagg. 252










Il 13 maggio del 2000 il Vaticano svela al mondo il terzo segreto di Fatima: la visione di un vescovo vestito di bianco che sale in mezzo ai cadaveri verso una croce, ai piedi della quale è ucciso da alcuni soldati. Il contenuto dell'attesa rivelazione, interpretata come profezia  dell'attentato subito da Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, genera tuttavia perplessità e  dubbi da parte dei fedeli e degli osservatori. Per quale motivo tenere per tanto tempo nascosto un messaggio legato ad un evento già accaduto? E come spiegare il silenzio e l'isolamento imposti a suor Lucia fin dal 1960?
Si fa strada, nelle pagine di articoli e pubblicazioni, l'ipotesi che una parte del segreto, la parte principale, non sia stata resa pubblica perché troppo sconvolgente.
In questo appassionante saggio di inchiesta, Antonio Socci ripercorre le dichiarazioni, i testi, le contraddizioni legati ad una delle vicende più misteriose del Ventesimo secolo e propone la sua ipotesi sul "quarto" segreto di Fatima.

... Sappiamo solo che lo stesso Giovanni Paolo II, interpellato da Suor Lucia sulla pubblicazione del terzo segreto, le rispose che non era opportuno renderlo noto "perché potrebbe essere male interpretato". E sappiamo che anche il cardinale Ratzinger nel 1996, a Fatima, fece capire che non veniva reso pubblico perché c'erano "dettagli" che potrebbero essere usati contro la Chiesa. (pag. 169)



...Stando a questa lettera di suor Lucia, il contenuto "agghiacciante" del Segreto, quello relativo ai noti "dettagli", sembrerebbe non essersi ancora realizzato nel 1982. Infatti la veggente scrive: "Se non constatiamo ancora la consumazione del finale di questa profezia, vediamo che vi siamo incamminati a poco a poco a larghi passi... E non diciamo che è Dio che così ci castiga: al contrario sono gli uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci avverte e chiama al buon cammino, rispettando la libertà che ci ha dato, perciò gli uomini sono responsabili"... (pag. 171) 





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